L'evoluzione della gestione terapeutica delle coagulopatie emorragiche, sia congenite che acquisite, ha raggiunto livelli impensabili fino a pochi anni fa, soprattutto per quanto riguarda l'emofilia. La prossima immissione in commercio della terapia genica, delle nuove terapie non sostitutive e i concentrati di ultima generazione a lunga emivita hanno cambiato il modo di “pensare” il trattamento di queste patologie. In particolare, il laboratorio di emostasi sta gradualmente perdendo la propria identità, a causa della centralizzazione dei laboratori ospedalieri e della carenza di personale esperto. Inoltre, la farmacocinetica, aspetto indispensabile della gestione del paziente emofilico, viene effettuata sempre più raramente, anche per il diffondersi delle terapie non sostitutive, la cui valutazione laboratoristica, utile ma non più indispensabile, è complessa e non attuabile se non da pochi laboratori. Queste innovazioni hanno migliorato la qualità della vita dei nostri pazienti, mantenendo l'efficacia terapeutica, e consentito la prevenzione delle complicanze articolari in maniera molto più efficiente rispetto al passato. Inoltre hanno consentito di aumentare la durata della vita media dei pazienti che ora possono accedere a tutte le attività lavorative, sportive e sociali. L'aumento dell'aspettativa di vita, d'altra parte, ha portato i centri emofilia a prendere in considerazione le patologie trombotiche e cardiovascolari che si manifestano anche nel paziente adulto e anziano con coagulopatia emorragica grave.
Sulla base di queste premesse appare necessario organizzare eventi ECM che consentano ai partecipanti di aggiornare le proprie conoscenze volgendo l'attenzione non solo alle terapie antiemorragiche, ma al quadro più ampio della gestione delle emergenze emocoagulative che richiedono competenze multidisciplinari. Quindi anche quest'anno il Convegno interregionale, giunto all'ottava edizione, intende approfondire il sistema di cura globale che coinvolge, oltre all'ematologo, numerose figure professionali: dall'ortopedico, allo specialista in malattie infettive, dal fisiatra allo psicologo, dall'infermiere al biologo e al fisioterapista, affrontando problematiche cliniche, farmacologiche, amministrative e sociali.
Come da tradizione, la seconda parte del convegno è da anni dedicata all'associazionismo, impegnato anche a impedire che i tagli alla sanità, a cui ormai il cittadino è stato costretto ad abituarsi soprattutto dall'emergenza pandemica, vadano a inficiare non solo la qualità dell'assistenza medica ma la disponibilità delle cure stesse. L'incontro tra le associazioni permetterà di fare il punto della situazione sanitaria attuale per il paziente, al fine di migliorare le strategie di gestione dei rapporti medico-paziente, e tra pazienti e le istituzioni.
Dott. Gaetano Giuffrida
Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico "G.Rodolico-San Marco", Catania
Dott. Gianluca Sottilotta
Grande Ospedale Metropolitano "Bianchi-Melacrino-Morelli", Reggio Calabria
Hotel NH Parco degli Aragonesi
Viale Presidente Kennedy
95121 Catania CT